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La scelta di Sofia

di Francesco Martino

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Eppure l'esperienza europea della Bulgaria, che in questi anni ha registrato un tasso di crescita del 5-6 per cento e che ha visto la disoccupazione scendere drasticamen-te dalle cifre record di inizio decennio, non sembra tutta da buttare, e molti invitano a un giudizio più ponderato. «Tra Sofia e Bruxelles è in atto un delicato gioco delle parti. Il problema è che si cercano risposte facili a problemi complessi», sostiene Antony Todorov, professore di Scienze Politiche alla Nov Balgarski Universitet di Sofia. «Basare il dialogo sul presupposto che il Governo bulgaro debba garantire l'arresto di alti funzionari corrotti rischia di indebolire le stesse basi dello Stato di diritto, cioè la divisione dei poteri». Nella visione di Todorov le critiche di Bruxelles, che si riflettono nell'insoddisfazione sociale di una parte sostanziosa della società bulgara, vengono alimentate anche dalla scarsa conoscenza reciproca. «Il nostro Paese, all'interno dell'Unione, resta un oggetto misterioso. E così tornano spesso a emergere vecchi pregiudizi».
Lo stesso Günther Verheugen, ex commissario all'Allargamento, durante la sua ultima visita nella capitale, nell'agosto 2008, ha dichiarato che «in fatto di corruzione Sofia non è certo sola», aggiungendo poi, con un tono informale piuttosto insolito nei corridoi ingessati della burocrazia comunitaria, che «se il sistema di monitoraggio applicato alla Bulgaria fosse esteso ad altri Paesi, probabilmente ne vedremmo delle belle».
Queste considerazioni, però, non bastano certo a restituire a Boyko Sinabov un sogno rimasto nel cassetto, almeno per il momento. «A volte mi sento in colpa perché, con le mie idee, ho convinto molti giovani a restare, a investire qui il proprio futuro. Eppure - e il suo sguardo per un attimo si perde tra queste vallate silenziose, sotto il cielo cobalto di un pomeriggio d'inverno - ho la consapevolezza di non essere più solo un allevatore bulgaro, ma europeo. Fino a oggi, però, nessuno mi ha dato la possi-bilità di sentirmi davvero tale».

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